A questo punto il seme viene vagliato e successivamente confezionato ed etichettato.
La coltivazione della Fagiolina del Trasimeno è una realtà produttiva di dimensioni molto ridotte
Chi avrà la fortuna di averne tra le mani un sacchetto potrà sperimentare un gusto molto particolare che si distingue per una caratteristica delicatezza, tendente al dolce, con sentori erbacei pronunciati; la buccia risulta sottile e affatto coriacea, rendendola quindi particolarmente piacevole al palato.
Le modeste dimensioni del seme rendono semplici e veloci le fasi di preparazione (non è necessario lasciarla in acqua prima della cottura); basterà infatti, sciacquarla e farla bollire in abbondante acqua per circa 45-50 minuti e il risultato sarà un legume morbido, delicato, ma al tempo stesso saporitissimo
Con la fine della mezzadria e del progressivo abbandono delle campagne si è rischiata l’estinzione della Fagiolina del Trasimeno perché molto meno produttiva dei fagioli e maggiormente esigente di manodopera. Oggi la Fagiolina del Trasimeno è un prodotto unico ed irripetibile, che ha “caratteristiche genetiche” specifiche e particolari, al punto che nel 2000 è stata riconosciuta ed inserita tra i Presidi Slow Food e grazie al paziente e assiduo lavoro di alcuni giovani agricoltori e alla collaborazione con l’università di Agraria di Perugia si è scongiurato il rischio di estinzione; successivamente, nel 2002, si è costituito il “Consorzio Fagiolina del Trasimeno” allo scopo di tutelare ed esercitare un’attiva di vigilanza sulla produzione e sul commercio del prodotto, al fine di garantirne la qualità al consumatore, nel totale rispetto del Disciplinare di Produzione. Il Presidio della Fagiolina, specifico dell’area del Lago Trasimeno, è protagonista nella memoria e nella tradizione popolare, oggi conta più di venti soci produttori.
Ideale è assaporarla al naturale, condita con del buon olio extravergine d’oliva, del sale, del pepe e magari uno spicchio d’aglio. Si possono preparare gustosissime portate: bruschette, zuppa Fagiolina e Tartufo, ravioli ripieni, tagliatelle con la Fagiolina del Trasimeno.
Dal punto di vista salutistico-nutrizionale va evidenziato che il contenuto di fibra alimentare è straordinariamente più alto rispetto agli altri fagioli presi a confronto. Ancora più interessante il contenuto di fibra alimentare solubile che è fino al 200% più alta di quella degli altri fagioli presi a confronto. La fibra alimentare attualmente sta assumendo molta importanza dal punto di vista salutistico in quanto è stato osservato che la sua azione benefica non è soltanto indiretta e di tipo fisico provocando un migliore svuotamento gastrico, ma è anche diretta con un’azione “pro-biotica” sulla flora batterica intestinale, agendo quindi non più sullo svuotamento gastrico ma bensì chimicamente direttamente sul processo digestivo. Questa funzione viene espletata principalmente dalla frazione solubile della fibra.
Anche il contenuto nella Fagiolina del Trasimeno di zinco, selenio e di vitamina B3 sono molto interessanti aumentando ulteriormente il valore salutistico nutrizionale della Fagiolina.
Quindi è possibile concludere che al Fagiolina del Trasimeno presenta una qualità straordinaria dal punto di vista salutistico-nutrizionale.